sabato 31 agosto 2013

God bless America, il ritorno

E non sto dicendo: freghiamocene e guardiamoli mentre si scannano. Sto dicendo che bombardare a cazzo non è la soluzione. Sto dicendo che non c'è scritto da nessuna nessunissima parte che il compito di intervenire sia degli americani. Soprattutto sto dicendo che hanno svangato la minchia con i loro "interventi militari mirati al ristabilimento di condizioni democratiche". Non si esporta la democrazia. Non la si esporta. Altrimenti muore, non attecchisce e muore, insieme a milioni di persone. "La democrazia nasce in seno ai popoli", Che Guevara. Non sono pronti a questo? Non sono in grado di costruire da soli una democrazia? (Perchè, noi ne siamo capaci? Noi italiani tanto sviluppati e occidentali, ne siamo capaci?!). È vero. Non sanno gestire questa cosa, per ragioni culturali, religiose e anche per colpa degli occidentali.
La mia soluzione? Andiamo tutti a ripetizioni di democrazia e di civiltà dai paesi del nord europa. I libri di testo sono i classici del pensiero greco, gli illuministi francesi della rivoluzione, i leader pacifisti di mezzo mondo, i poeti romantici, i nonni partigiani, le lettere dei condannati a morte dei gulag e i riccioli di capelli dei morti nei campi di sterminio. Andiamo a scuola. Impariamo.

1 commento:

  1. Eppure, con quanta gente lo ha sostenuto, quanta tenerezza e sorpresa a suscitato non solo nel suo Paese, ma anche all'estero, questo imperat..ehm, "presidente" nero. Ah, non fa altro che perseguire la solita politica, il solito principio del Destino Manifesto, che, since 1840, caratterizza ogni impresa americana. Eppure era stato proprio un "democratico" a coniarne il concetto, che tanto sembra più confacente alle tendenze della parte opposta. No, la democrazia - almeno come la intendono gli Americani, a fatti - non è pacifismo, non è immobilità, non è parità di diritti - come la vogliono o vorrebbero intendere gli Italiani: che sbagliano! - . La "democrazia", quella vera, quella originale, quella che, insomma, hanno inventato gli Ateniesi, si è forse - sotto certi aspetti - più realizzata nella visione americana (sotto quelli più "buoni", è meglio realizzata in Svizzera). Essa è violenza, è guerra, e come tale la si vuole esportare. E questo ne è un esempio la Guerra del Peloponneso (quante comunità soppresse e sottomesse - come gli odierni Afghanistan, Iraq, e, fra poco, Siria - considerate "ribelli" alla Lega - del Peloponneso = Araba = degli Alleati), così la Rivoluzione francese, che ha portato nel caos l'ordinatissima e rigorosissima Europa nell'ultimo scorcio del XVIII secolo, che ha trasformato la guerra da un "gioco da tavolo" - ordinato e con tutte le sue regoline - alla visione irrazionale di un massacro senza fine (non che lo fosse diversamente anche prima: ma il Razionalismo settecentesco aveva cercato di tenere a freno certi comportamenti - massacri, saccheggi, violenze di ogni sorta).
    Una guerra nuova, contro una nazione "ribelle", contro un leader "demoniaco", contro il "male"; un altro "Armageddon" - per usare un termine biblico o da "teorie del complotto" -. Eppure, come si usa spesso dire da noi, ogni nazione ha i governanti che si merita; eppure, da noi, nonostante ciò, nessuno muove un dito. Quanto putiferio per un cretino che uccide il suo popolo con presunti gas nocivi! Meno male che da noi non lo fanno - preferiscono ucciderti lentamente, distruggendo tutto ciò che più credi caro e che dovrebbe essere considerato "sacro" per ogni nazione - il tuo patrimonio culturale, la tua memoria, il tuo lavoro, la tua istruzione, la tua sanità... la tua capacità di scegliere. Ma qui non si bombarda niente.
    Non è in nome di diritti umani lesi, di patrimoni archeologici di valori inestimabile... è in nome dell'egemonia, della tirannide, della guerra. Questo è sicuramente il motivo della stessa "nuova" impresa.
    No, noi Italiani non siamo capaci di trovare il modo di creare quella "democrazia" a cui aspira l'uomo occidentale da tempo, quella che si vorrebbe riscoprire. Siamo parte di quella feccia di barbarie, sottomessa e incapace di gestirsi. Magari gli Italiani prendessero in mano quegli scritti, imparassero la lezione, soprattutto "imparassero"! Ma non "impareranno" nulla: sono troppo occupati a seguire e inseguire problematiche lontane (e in nome di chi, se non per altri?) a preoccuparsi della "sorte del tiranno", e a farsi minacciare dai suoi sostenitori.

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