venerdì 6 gennaio 2012

" 'Cause you know sometimes words have two meanings."

Ho paura

Paura del domani, di quello che mi attende
ma non si fa vedere, rimane nascosto,
in silenzio, mentre aspetta che io faccia
un passo falso.
Ho paura di tutto quello che non so,
che non conosco.
Ho paura del fatto che rimarrà sempre al di fuori
del mio controllo.
Ho paura della voragine
delle mie inadeguatezze.
Ho paura dei miei egoismi, che scavano un fossato
fra me e gli altri.
Ho paura degli altri.
Soprattutto ho paura di non capirli e per questo
di ferirli, di offenderli.
Ho paura di non riuscire ad ammettere
di aver bisogno di un altro al mio fianco.
Ho paura di restare sola.
Ho paura di confondere la libertà con l'autonomia
ed entrambe con l'egoismo.
Ho paura di non trovare il mio posto
nel vasto mondo che mi si apre davanti,
di essere il pezzo anomalo di un immenso puzzle,
che non riesce ad incastrarsi con nessun'altro.
Ma allo stesso tempo ho paura di incastrarmi,
di combaciare perfettamente, di scomparire
nella moltitudine, nella massa.
Ho paura che i miei sogni prendano il sopravvento
e mi impediscano di accettare la realtà.
Ho paura che la realtà calpesti i miei sogni,
rendendoli puerili illusioni.
Ho paura di svendermi.
Di corrompermi.
Di non affermare la mia dignità.
Di cessare di indignarmi, di arrabbiarmi, di combattere.
Ho paura di abituarmi.
Di ritenere tutto dovuto, tutto ovvio.
Ho paura di tradire.
Ho paura del tempo e del fatto che se ne vada
senza aspettare che io sia pronta.
Ho paura di cedere, di lasciare che la paura prenda il sopravvento,
di permettere che paralizzi i miei movimenti,
che mi induca a pensare
che a nulla vale credere in qualcosa,
mentre non possediamo altro
se non quello in cui crediamo.