domenica 6 gennaio 2013

Damnatio mediatica

Ho una proposta di legge: si chiama "damnatio mediatica".
Quando appare evidente che un politico ha perso del tutto il lume della ragione, straparla, dice cose chiaramente false, rende ridicolo se stesso e il suo Paese, allora tutti i media, i giornali, le televisioni, le radio, internet dovrebbero censurarlo automaticamente. Per legge si dovrebbe vietare che qualsiasi sua dichiarazione venga trasmessa, riprodotta o trascritta. Così da non confondere, ingannare, turbare, commuovere e indurre gli elettori a votarlo.
Si deve pur fare qualcosa per impedire che un pazzo possa guidare uno Stato! Il problema quindi non è limitare la libertà di espressione di un cittadino, ma riuscire a stabilire inequivocabilmente la pazzia di un uomo politico. Perché purtroppo quello che sembra folle a me, per altri è ancora "il migliore statista degli ultimi vent'anni", "l'unica speranza per l'Italia", "la salvezza per non cadere in mano alla sinistra".

E mi rendo conto che sia una cosa brutta da dire, ma quando sento certe affermazioni e quando mi accorgo che molte persone continueranno a lasciarsi ingannare perdo un po' di fiducia nel popolo e credo un po' meno nella democrazia. E mi odio per questo.