domenica 19 gennaio 2014

Posto che:
1. Essere in "profonda sintonia" con uno come Berlusconi è quantomeno preoccupante, per non dire di peggio. Io mi farei delle domande.
2. Non ho capito a che gioco stia giocando Renzi e quali siano le sue intenzioni, visto che sembra comportarsi come uno schizofrenico, facendo sgambetti a destra e a sinistra.

Mi pare imbarazzante indignarsi tanto per questo incontro, visto che Berlusconi non è diventato un farabutto solo dopo la condanna che lo ha portato fuori dal parlamento, lo era anche prima, e prima il PD ci dialogava tranquillamente, andando pure a strisciare da lui.
Senza contare che era impensabile non interloquire con la prima forza di opposizione. Renzi poteva scegliere, con più tatto, di non parlare con Berlu ma con uno dei suoi galoppini. Ma lo sappiamo che il tatto non è la sua specialità.
In secondo luogo non riesco a vedere dove sia questa "legittimazione" di Berlusconi.
Per uno come Berlusconi che per 20 anni ha fatto il bello e il cattivo tempo doversi abbassare ad entrare nella sede del PD, convocato come uno scolaretto qualsiasi nell'ufficio del preside, è uno smacco non indifferente. Dover, di fatto, prendere atto della situazione e dover accettare le proposte dell'avversario senza poter aprir bocca sulla questione è uno smacco con indifferente. Perché forse con quella infelice espressione, "profonda sintonia", Renzi ha voluto dirci che Berlusconi ha accettato le sue proposte, ed essendo con le spalle al muro era la sola cosa che poteva fare.
Ma probabilmente sbaglio. E allora Renzi ha fatto una cavolata colossale.